Le immagini dell’incendio avvenuto questa notte a Napoli stanno facendo il giro della rete. Quella che pubblichiamo qui, mostra cosa è rimasto della Città della Scienza. Nata negli anni 90 da un’idea di Vittorio Silvestrini della Fondazione Idis e inaugurata nel 2001, accoglieva una media di 350 mila visitatori l’anno ed era il simbolo della della rinascita di un quartiere segnato da decenni di inquinamento. Oltre al museo interattivo, ospitava un planetario, un centro congressi, un centro di alta formazione e un’area per mostre d’arte. Stando alle ultime notizie, la Procura di Napoli ha avviato un’inchiesta e disposto il sequestro dell’area. Si sospetta che l’incendio sia di origine dolosa, ma è una notizia da accertare.
Questo avvenimento ha un forte valore simbolico, sicuramente per la città di Napoli, ma anche per tutto il nostro paese: è il simbolo di un’Italia che non rispetta la scienza ma anzi le è ostile. E di un’Italia che non rispetta se stessa e quello che di meglio ha da offrire.
Consiglio di leggere le parole di Marco Cattaneo, direttore di Le Scienze e National Geographic, sul suo blog:
“Allora ve la lascio così, in tutto il suo splendore. Perché non ho più nemmeno la forza di spendere lacrime per questo disgraziato paese. E mi tuffo già da adesso nella speranza rabbiosa che con l’impegno di tutti la si possa restituire a Napoli e a tutto il paese. Perché sarebbe un crimine non investire tutte le nostre forze per ricostruirla. Anzi, pensateci bene. Si potrebbe proprio ricominciare anche da qui, dalla Città della Scienza, a ricostruire il futuro.”
Per contribuire alla ricostruzione di Città della Scienza è disponibile il conto corrente, intestato a Fondazione Idis Città della Scienza – IBAN IT41X0101003497100000003256 – causale Ricostruire Città della Scienza.
russovincenzo48
marzo 5, 2013
Come presidente della repubblica propongo uno dei due fisici: C. Rubbia e A. Zichichi.
Maria Grazia Ortore
marzo 5, 2013
Quella che ci ha sorpreso stamane è stata davvero una pessima notizia. Simbolica, anche, perchè chi brucia posti del genere sta bruciando il futuro del Paese. Speriamo che gli italiani riescano ad aprire gli occhi, su queste ferite…
Andrea
marzo 5, 2013
Sono stato alla Citta’ della Scienza di Napoli con i miei due bimbi. Un posto speciale perche’ pensato anche per loro. Non e’ quindi un lutto solo per la scienza e per la conoscenza ma per la loro accessibilita’ al mondo dei piccoli. Ricordo le milioni di domande sui semplici esperimenti di elettromagnetismo, di cinematica. E le ore passate a costruire facendo finta di essere muratori ed architetti.
Quindi questo rogo non e’ solo un rogo della cultura. E’ peggio. E’ un attacco anche verso il mondo dei piu’ piccoli che oggi hanno perso un posto dove imparare e stimolare la curiosita. Che rimane il vero motore dell’ intelligenza.
Pero’ io non ci vedo un “presagio”. Un presagio e’ una previsione del futuro basata su segni premonitori. Roberto Saviano (tanto per fare un esempio) sono anni ed anni che va’ ripetendo che Napoli e’ nelle mani dei clan. Ed oggi, infatti, ha scritto: “Da sempre i clan vogliono edificare a Bagnoli. Le fiamme alla citta’ della scienza sono il fallimento di una Napoli diversa. Sembra che a Napoli nulla sia destinato a sopravvivere.”
elisabettalatorre
marzo 6, 2013
ho 2 figli, il grande di 4 anni e mezzo inizia ad interessarsi ad argomenti scientifici… ci chiede dei pianeti, del sole, dei dinosauri, del corpo umano… sarebbe stato bello poterlo portare in un posto come quello. non so se la parola “presagio” sia davvero quella corretta, ma esprimeva il senso di angoscia (un cattivo presagio mette angoscia) che ho provato guardando quelle immagini e leggendo quegli articoli. questo avvenimento sopraggiunge in un paese in cui il primo partito è un movimento guidato da una persona che ha dato credito, e contribuito a diffonderle, a tutte le peggiori teorie antiscientifiche degli ultimi anni. un paese in cui qualche referendum ha eliminato interi campi di ricerca, in cui una legge ha distrutto 30 anni di lavoro, una ricerca che fuori ci invidiavano e che stava per dare i suoi frutti http://daily.wired.it/news/scienza/2012/06/13/ogm-tuscia-ricerca-57864.html. Un paese in cui i cervelli scappano all’estero, gli insegnanti (precari) non ricevono gli stipendi, nelle università non c’è alcuna meritocrazia. potrebbe non essere un presagio, ma l’inizio di una rinascita se tutti ci impegniamo affinchè questo oscurantismo sia arginato, anche con la divulgazione.
Andrea
marzo 6, 2013
Cara Elisabetta capisco in pieno il significato che volevi dare alla parola “presagio”. E lo condivido.
Ma fammi aprire il discorso. Capisco che uno puo’ guardare al rogo dal punto di vista puramente scientifico (concorsi, posti, soldi per la ricerca, meritocrazia…). Eppoi, tu mi dirai, questo e’ un blog di fisici! Ma, veramente, basta leggere l’articolo che ha scritto oggi Saviano su repubblica
http://www.repubblica.it/cronaca/2013/03/06/news/saviano_rogo_napoli-53959015/?ref=HREC1-4
c’e’ scritto, per esempio, che
“La verità è che Città della scienza inizia a bruciare prima di questo rogo, inizia a bruciare quando non viene portata avanti la bonifica di tutta l’area. Inizia a bruciare quando la pressione politica non la fa crescere, non le permette il necessario sviluppo e la lascia incompiuta, come un bel sogno interrotto a metà.”
E quindi questo e’ l’ennesimo rogo della societa’ civile da cui (certo!) consegue lo sfacello del sistema educativo ed universitario. Ma prima di tutto e’ un rogo del sistema civile.
E come dici tu’ il nostro caro mister B ha detto castronerie scientifiche da fare spavento. Ma non e’ piu’ spaventoso che quasi il 30% degli italiani (che sa’ poco o nulla di scienza) abbia votato uno che tratta sistematicamente ogni donna che incontri sul suo cammino come un puro oggetto ? Come si fa’ ad aspettarsi attenzione per la scienza e per la cultura in generale in questo deserto di valori (dei miei concittadini e non di mister B)?
Massimo Pinto
marzo 6, 2013
@Andrea: credo che Elisabetta si riferisse a M5S quando parlava del primo partito e delle bufale scientifiche
elisabettalatorre
marzo 6, 2013
si, mi riferivo al M5*.
@Andrea grazie per l’articolo di Saviano che ho letto con interesse.
quello che è successo ha davvero un valore simbolico molto grosse perchè può essere interpretato in molti modi: da una parte l’avversione degli italiani per la scienza, dall’altra la capacità di rovinare tutto quello che di buono siamo in grado di realizzare. e poi il peso che ha la camorra, la criminalità… gli spunti di riflessione sono tanti e diversi, anche se concatenati fra loro. perchè tu hai ragione a meravigliarti sei il 30% degli italiani ha ancora il coraggio di votare Berlusconi, ma dall’altra parte un altro 30% ha votato un partito che è letteralmente in mano a un personaggio che non è meglio di Berlusconi, anzi gli somiglia molto. la causa di questo è anche nel livello culturale degli elettori, oltre che chiaramente da parte di mancanze della “sinistra”. questa decadenza culturale sembra quasi culminare con l’incendio a città della scienza, che ne diventa il simbolo.
ho appena letto questo post su libernazione che condivido molto:
http://libernazione.it/tu-parlavi-una-lingua-meravigliosa/
vi consiglio di leggerlo.
Andrea
marzo 6, 2013
Sono totalmente daccordo con te’ quando dici che “questa decadenza culturale sembra quasi culminare con l’incendio a città della scienza, che ne diventa il simbolo”. Io la vedo proprio cosi’. Riguardo al M5S non profesciro parola, per carita’, visto che di parole gia’ ci pensano loro a distribuirne a bizzeffe….
Comunque.. caso mai dopo tutta questa “piagnanza” (citando l’immenso Stefano Benni) .. ci si voglia permettere un piccolo sorriso libeatorio cito dallo stesso sito questo spettacolare “generatore automatico”..
http://libernazione.it/generatore-automatico-di-autopresentazioni-di-parlamentari-del-m5s/
elisabettalatorre
marzo 7, 2013
e tanto per tirarci su il morale, un articolo vergognoso è stato pubblicato oggi sul Foglio http://www.ilfoglio.it/soloqui/17214 bisogna contrastare questa arretratezza culturale, dicevamo che questo incendio ne è il simbolo… ecco la conferma. mi vengono in mente parole molto cattive ma me le tengo per me. non mi abbasso ad usare lo stesso tipo di toni e di linguaggio delle persone che reputo essere causa e conseguenza di questa decadenza.
Andrea
marzo 7, 2013
No Elisabetta, non ti far fregare cosi’ facilmente da queste persone. Hai presente una discussione animata dove la gente arriva alle mani ? Magari ci scappa pure il morto. E con santa pazienza qualcuno porta la pace… ed ecco che arriva il testa di #$@$# ti turno che da’ una spintonata e/o manda a quel paese qualcuno. Lo fa’ apposta.
Ma cosa gli vuoi rispondere a uno che dice ste’ cose ?
“Quindi ho cercato di capire meglio quali fossero queste benedette attività culturali
(…). Ho scoperto che nei capannoni dell’ex Italsider si propagandava l’evoluzionismo, una superstizione ottocentesca ancora presente negli ambienti parascientifici . Il darwinismo è una forma di nichilismo e secondo il filosofo Fabrice Hadjadj dire a un ragazzo che discende dai primati significa approfittare della sua natura fiduciosa per gettarlo nella disperazione e indurlo a comportarsi da scimmia. Dovevano bruciarla prima, la Città della Scienza”
elisabettalatorre
marzo 7, 2013
si ma facendo una ricerca in rete ho anche scoperto che l’autore è lo stesso che scriveva “Togliete i libri alle donne: torneranno a far figli” http://www.liberoquotidiano.it/news/881830/Togliete-i-libri-alle-donne-torneranno-a-far-figli.html, articolo che all’epoca mi ha fatto ribollire il sangue. mi sembra tutto comunque molto coerente: togliere i libri alle donne, in modo da limitare il loro libero arbitrio; gettare fango sui posti in cui si fa cultura e divulgazione scientifica, per mantenere l’arretratezza culturale di un paese. purtroppo però non è un caso isolato.
un effetto positivo però questo articolo su di me l’ha avuto: mi ha spronata a fare al più presto una donazione x la ricostruzione.
Andrea
marzo 7, 2013
Dio no, ti prego. Langone, Libero, Ferrara, Il Foglio…donne a casa a procreare, la guerra contro il referendum sulla Legge 40. Altro che bruciamo la Citta’ della Scienza! Per carita’. Non aggiungiamo gli incubi del passato alla poverta’ del presente.
attaccalite
marzo 8, 2013
Questo editoriale e’ terribile, quando l’ho visto non ci credevo, pensavo venisse da un testo del 700 ed invece e’ della settimana scorsa.
elisabettalatorre
marzo 7, 2013
appunto, ho una frase in mente da un po’ ma me la tengo x me…
Andrea
marzo 27, 2013
Per chi fosse interessato Odifrreddi ha commntato sul suo blog l’articolo di Langone. Ecco un estratto del commento:
Il contenuto di quell’articolo grida vendetta di fronte non soltanto alla comunità scientifica, ma all’intera comunità degli esseri umani, intesi secondo la definizione stoica di “animali razionali”. Il suo collaboratore Camillo Langone, evidentemente in possesso di uno solo dei due attributi che definiscono appunto l’uomo…
Me lo aspettavo piu’ cattivo Odifreddi… ma il post si legge con piacere.
http://odifreddi.blogautore.repubblica.it/2013/03/25/caro-ferrara-epuri-e-si-muova/
Maria Grazia Ortore
marzo 27, 2013
grazie per la segnalazione!
attaccalite
aprile 3, 2013
Approfitto per segnalare la raccolta fondi per ricostruire la citta’ della scienza. Si possono fare donazioni direttamente su un conto bancario oppure utilizzando gli apposito contenitori che trovate all’entrata di musei e mostra in giro per l’Italia.
La cultura fa paura:
http://www.cittadellascienza.it/notizie/la-cultura-fa-paura-ma-la-citta-della-scienza-rinascera-con-orgoglio/
elisabettalatorre
aprile 5, 2013
ho letto che si può donare anche il 5 x 1000 http://www.cittadellascienza.it/news/your-5×1000-to-citta-della-scienza-invest-on-the-future/?lang=en