Da poco ho avuto l’occasione di visitare il Fablab di Grenoble. Fablab significa Fabrication Laboratory e si tratta di un laboratorio dove puoi trovare macchine a controllo numerico (i cui movimenti sono guidati e controllati da un computer integrato), come la stampante 3D, fresatrici, varie macchine per tagliare il legno, etc. L’idea, nata da Neil Gershenfeld, è quella di mettere a disposizione di tutti delle macchine utensili per la realizzazione di progetti personali. In questa idea cosi originale vedo diversi aspetti interessanti al di la’ della presenza di queste macchine cosi affascinanti (una stampante 3D, come quella in figura):
1) l’apertura e l’accoglienza: questi spazi sono aperti e destinati ad accogliere chiunque abbia e desiderasse realizzare un piccolo progetto, come il fabbricare un oggetto in serie o che sia unico. Quindi spazio alla fantasia e alla creatività.
2) la collaborazione: essendo uno spazio aperto, potrai contare sia sull’assistenza degli operatori che vi aiuteranno ad imparare ad utilizzare i programmi informatici che guidano questi utensili, ma soprattutto sulle altre persone lì presenti che interessate al tuo progetto saranno liete di mettere a disposizione delle conoscenze acquisite in precedenza.
3) l’apprendimento per errori. Si puo’ inizialmente testare la propria idea con materiali economici, per continuare a provare e raffinarla con altri materiali fino ad arrivare al prodotto finale.
La cosa che mi attrae è che uno spazio come questo, ti permette in poco tempo di passare da un’idea ad un prototipo, cioé dei progetti non completamente terminati ma che sono delle prove. Che c’è di più gratificante della possibilità di avere tra le mani la materializzazione di un’idea, un’idea che non è più destinata a rimanere astratta? Insomma trovo che sia un modo per sfruttare la tecnologia per tornare ad essere dei piccoli artigiani e dare sfogo alla propria creatività favorendo la collaborazione e l’interesse reciproco.
Fablab è presente anche sul teritorio italiano, ecco qui il sito fablab italia.
Andrea
Maggio 3, 2013
Bell’articolo! E fantastica idea questa del fablab. Gia’ solo l’intento di far incontrare la tecnologia cone parole come accoglienza, collaborazione, errori meriterebbe una menzione speciale. Ma prendo spunto e mi appoggio a queste tre’ parole per lanciarmi un un’ardito paragone. Fisici come artigiani ? Come artisti ?
Lo so’ che mi si dara’ del pensatore di altri tempi ma l’ultima frase del post mi ha colpito
“sfruttare la tecnologia per tornare ad essere dei piccoli artigiani e dare sfogo alla propria creatività favorendo la collaborazione e l’interesse reciproco”
In questi giorni sto’ combattendo con una teoria che proprio non mi torna. Ci sono pezzi che si annullano (e che non dovrebbero) ed altri no (che dovrebbero). E, seduto alla mia scrivania, cerco la famosa ispirazione. E mi chiedo. Ma non sono una specie di artigiano che usando la mia conoscenza tento di costruire qualche cosa ?
Essendo anche un pessimo falegname non posso non vedere il parallelo che c’e’ nella mia ricerca affannosa dell’ispirazione per completare il quadro della mia teoria con tutto il processo che porta dal legno grezzo a, che ne so’, un bel portapenne!
E’ chiaro che non tutta la fisica si presta a questo nobile paragone. Ma non voglio con questo giudicare le varie tendenza che la fisica moderna sta’ prendendo. Voglio solo dire che in certi momenti un po’ artista alla ricerca dell’ispirazione mi ci sento.
Magari questo torna pure con il fatto che io non vedo nulla di piu’ fantastico del creare un qualche cosa a partire da un’idea. Che sia un appendiabiti a motore, un bastone da passeggio porta macchinetta fotografica o… una teoria bella e consistente di un qualche processo fisico.
Ora se ci aggiungete che per fare questo opere artistiche addirittura c’e’ qualcuno che mi paga non posso non negare la mia non indifferente felicita’ nel fare questo lavoro.
E concludo rispondendo alla domanda
“Che c’è di più gratificante della possibilità di avere tra le mani la materializzazione di un’idea?”
Niente! Assolutamente niene!
melpomene
giugno 20, 2013
E’vero, molto gratificante la materializzazione di un’idea. La storia della fisica è piena di realizzazione di apparecchiature e strumenti che hanno molto dell’opera d’arte