Publish and/or Perish

Posted on agosto 25, 2017 di

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“Publish or Perish”, letteramente “Pubblica o Muori”, è il nome di un pacchetto software gratuito  che permette di quantificare il numero di pubblicazioni e di citazioni di un ricercatore. In particolare, contrariamente ad altri software a pagamento che analizzano solo le riviste internazionali indicizzate ISI/SCOPUS, “Publish or Perish” considera qualsiasi documento raggiungibile dal web, quindi anche tesi pubblicate solamente on-line. Conseguentemente, l’utilizzo di “Publish or Perish” assicura di valutare più generosamente di altri software l’impatto delle pubblicazioni scientifiche di un certo autore.

citationChi è estraneo al mondo della ricerca probabilmente non sa che attualmente non è solo importante fare ricerche originali e ben condotte, ma è diventato importantissimo pubblicare -e bene..! – il proprio lavoro. Quando si scrive un lavoro scientifico, questo viene esaminato generalmente da almeno un paio di valutatori (referee) anonimi, che devono garantire la validità, l’originalità e la possibile riproducibilità del lavoro presentato. I referee possono suggerire, confutare, bocciare e promuovere il lavoro che leggono, e sono quindi parte importantissima del lungo processo che porta alla pubblicazione di un articolo scientifico. Il numero di pubblicazioni internazionali, la reputazione delle riviste dove queste appaiono e le citazioni che una pubblicazione riceve, sono i fattori principali che determinano oggi il successo di uno scienziato. Questo significa che da questi parametri dipende la carriera di un ricercatore e la possibilità che acquisisca finanziamenti per proseguire la sua ricerca. A questo punto dovrebbe essere chiaro a tutti il motivo del possibile…”perish”!

L’avvento di questa valutazione principalmente bibliometrica degli scienziati nasconde varie possibili distorsioni, la più preoccupante delle quali è il proliferare di pubblicazioni scientifiche “doppioni” di altre. A questo proposito vorrei segnalare un sito web che ho scoperto da pochissimo e che credo sia molto utile: Pubpeer. Su Pubpeer si può cercare un autore e  leggere cosa commentano altri autori (presumibilmente altri scienziati) a proposito di alcune sue pubblicazioni. Potrete trovare dei dati sperimentali esattamente uguali rintracciati in due – o più, talvolta!- pubblicazioni diverse o notare come in un pannello di dati sperimentali ci sia un’immagine (da microscopia o da elettroforesi su gel) esattamente identica attribuita a campioni diversi. E’ altrettanto probabile leggere commenti approfonditi su un lavoro orribile, ma firmato da “nomi prestigiosi”, che nessun editore pubblicherebbe sulla propria rivista. Insomma, se dovessi definire Pubpeer in poche parole, direi che è “il facebook buono del mondo della scienza”, perchè come facebook dà spazio a critiche aspre e anonime, ma è “buono” perchè, come scrive chi ha creato questa piattaforma, è volto a difendere l’idea che “scientist’s main goal would be to discover something interesting about the world and simply report it to other scientists to use and build upon”. Cos’altro potremmo aggiungere?!