Ci sarebbe da scrivere della riforma Gelmini, ci sarebbe da informare su cosa è realmente questa riforma e sul fatto che in realtà noi tutti, cittadini italiani, auspicavamo una riforma universitaria. I problemi di questa riforma sono molti, secondo il mio modesto parere, ed il più grande è la determinazione di un percorso da ricercatore a tempo determinato (3 anni + 3 anni) al termine del quale non sei assunto se sei bravo, ma solo se hai la fortuna di aver finito i contratti al momento giusto, ossia quando c’è disponibile il budget per assumerti. Altrimenti, se sei stato bravissimo ma in quel momento non ci sono i soldi per assumerti? L’università ti dice addio (ecco, “addio”, nemmeno “arrivederci e grazie”) perchè da quel momento in poi non hai più alcuna possibilità di carriera accademica. Ecco, mi sembra inutile elencare le conseguenze di questo procedimento, per quanto sono ovvie. Nomino solo il fatto che la selezione accademica avverrà sicuramente sempre di più in base al censo (chi può permettersi di arrivare a 40 anni con il datore di lavoro che ti dice “ci sei stato utile, ma ora addio”?!) e ormai le mie possibilità di fare una carriera accademica sono decisamente pari allo zero assoluto. Ed ora, visto che va di moda e forse è un modo veloce e significativo di comunicare…
Elenco delle cose che mi sono sentita dire e che non vorrei dimenticare
Lei, signorina, non è proprio portata. E’ meglio che cambi proprio facoltà.
Non si svaluti, accetti solo i voti migliori, perchè lei è una che vale.
Che studi, fisica?! Ah, ho capito: ginnastica.
Vuoi fare la carriera accademica? Ma se non hai il padrino non vai da nessuna parte.
Il tuo seminario è stato bellissimo. Peccato te ne vada. Lo dico sempre, che sono sempre i migliori che se ne vanno.
Ma perchè il Professor X l’ha mandata ad informarsi da me del dottorato? X mi ha detto che lei è molto brava, ma non capisco perchè s’interessi a lei (i miei occhi tentarono la risposta: forse perchè mi ritiene brava?).
Vuoi fare ricerca in Italia? E’ impossibile se non hai un parente dentro (innumerevoli volte, l’ho sentita questa frase…).
Sarebbe bello se continuassi a fare ricerca.
Hai fatto il concorso? Sei stata valutata con “molto buono”, immagino.
Lavori sempre qui all’università? Precaria? Ah, se non hai la raccomandazione non entri. Ma dai, sono sicura che ce l’hai la raccomandazione, eh eh (detta dalla commessa dell’alimentari dove mi facevo fare il panino per il pranzo. Dopo quel giorno non ci ho più messo piede).
Quello che fai è molto interessante, però alla fine hai uno stipendio da morto di fame (detto da un insegnante di liceo, di fronte ai suoi studenti dopo un mio seminario).
Pensa, io ho votato il Partito Z solo perchè aveva detto che avrebbe dato soldi alla ricerca. Invece non l’hanno fatto…
Mia figlia mi ha detto che vorrebbe fare il dottorato. Le ho detto: – Ma guarda Grazia, quanto tempo è che sta in sospeso…come ti viene in mente?!-.
Al Professor T devi dire sempre di sì.
Non puoi tirarti indietro. Tu hai quel che chiamo “sacro fuoco”, devi per forza fare ricerca.
Sei ancora all’università come precaria? Mia nuora ha 40 anni e fa la stessa cosa, illudetevi pure di entrare…ma è impossibile.
Ma perchè fai questa vitaccia? Non puoi cercarti un altro lavoro? (guardandomi come: ma quanto è inutilmente ambiziosa, questa!) Perchè non vai ad insegnare alle medie?
Voi dite che fate ricerca?! Ma non è vero, in questo Paese è impossibile.
Ogni mio commento è inutile. Mi sarebbe piaciuto aggiungere altre frasi positive, ma si vede che non me lo sono meritate.
Audrey
dicembre 1, 2010
Ciao! Ho letto il tuo post attraverso il blog di Annarira r. Posso pubblicarlo sul mio blog, ovviamente citando fonte ecc. ecc.
Grazie! Un caro saluto Audrey
ps. Molti blogger prendono i post i li ripubblicano sul loro sito, citando anche la fonte (alcune volte..) senza chiedere se è OK per l’autore. E’ capitato anche a me. Non mi pare corretto. Preferisco sempre avere l’OK! 🙂
Lucy
dicembre 2, 2010
sono esperienze condivise…purtroppo (a ripensarci, mi brucia il sangue nelle vene). Spero di poter postare qualcosa in merito alla riforma gelmini nei prossimi giorni…in tal caso e se per te va bene, mi piacerebbe richiamare il tuo post con un link diretto e una parziale riproduzione.
Con affetto
Lu
danielebarettin
dicembre 2, 2010
Grazia conclude con “ogni commento è inutile”. Non so se è inutile, sicuramente è difficile commentare questo post macigno per le nostre speranze. Provo a dire qualcosa in ordine sparso.
Una cosa che mi irrita in questi giorni è sentire – praticamente in ogni trasmissione- MaryStar Gelmini rispondere alle critiche con un “Ragazzi, non fate il gioco dei baroni, non fatevi strumentalizare, la riforma è per voi”, o cose simili. Il concetto è “la riforma viene criticata perchè non l’hanno capita, protestano perchè la sinistra e i baroni gli hanno fatto il lavaggio del cervello”. Ora, che qualcuno protesti tanto per far casino è sempre successo, che ci sia in piazza qualche testa calda che sta lì solo per menare le mani idem. Ma dire che la stragrande maggioranza dei ricercatori precari – vogliamo dire con Ginsberg, le migliori menti (sprecate) della nostra generazione? – critica la riforma perchè “non la capisce” sarebbe quasi da sganasciarsi, se non fosse tragico. Tutto questo detto da un personaggio che ha fatto l’abilitazione a Catanzaro perchè a Brescia non sarebbe passata (http://www.corriere.it/cronache/08_settembre_04/stella_dbaef098-7a47-11dd-a3dd-00144f02aabc.shtml), che è stata sfiduciata dal suo stesso partito da presidente del consiglio comunale di Desenzano per manifesta incapacità ed improduttività politica ed organizzativa [Delibera del consiglio comunale n. 33 del 31/03/2000, ho personalmente verificato la veridicità della notizia, potete farlo anche voi inserendo data qui http://servizionline.onde.net/eGov/atti.mac/input%5D.
Insomma, dopo aver studiato (e capito) i massimi sistemi ci dobbiamo sentir dire da quella che a Roma chiameremmo affettuosamente “una mezzasega” (e scusate per la mezza) che non capiamo la profondità del suo lavoro. Ironico, vero?
La riforma andava fatta, concordo. Andava fatta da tempo. I problemi dell’università italiana sono decennali, e certo non si risolvono da soli. E la sinistra, con i vari PCI, PDS, DS, PD, non ha fatto nulla un questo senso, va detto. Continuiamo ad avere nei governi ministri incompetenti che non capiscono l’importanza della ricerca, così come della cultura. Di fronte ad economie in mostruosa crescita, con manodopera a costi infinitesimali- vedi Cina, India, Brasile…- come credete che potremo competere, producendo le stesse cose a costo quadruplo o producento prodotti più costosi ma innovativi, tecnologicamente più avanzati?
E chi li progetterà, li modellerà questi prodotti avanzati? Lo sanno al governo (ma anche nei consigli di amministrazioni delle grandi company.. perchè nessuno ha mai chiesto al tanto celebrato Tronchetti Provera perchè ad esempio ha disintegrato il settore di ricerca della Pirelli – uno dei migliori privati in Europa- a fronte del suo mostruoso stipendio?) che la maggior parte dei brevetti, delle pubblicazioni, delle ricerche vengono fatti dagli under 40, che sono i giovani (precari ormai per antonomasia) ricercatori ad avere le migliori idee? Evidentemente no. Forse nessuno gliel’ha mai spiegato. E nessuno gli ha spiegato che quelli che ora, alla fine dei 6 anni si sentiranno dire addio, andranno via, all’estero, dove gli offriranno un lavoro degno di questo nome?
Allo stesso modo i baroni – e qui mi torniamo anche ai precedenti post sull’argomento- sembrano non avere nessun interesse ad aiutare i giovani meritevoli. Nel loro miope egoismo vedono solo la certezza del loro posticino, non comprendendo quanto anche il loro lavoro e prestigio sarebbe acresciuto da collaboratori capaci.
L’impressione totalmente sconfortante è che chi ha il potere, nel migliore dei casi, lo esercita solo per l’amministrazione del presente, senza rendersi conto che, in una sorta di paradosso temporale, sta cancellando il futuro. Il buco nero che ci inghiottirà lo stanno creando i nostri amministratori, non i ricercatori del CERN…
Sull’elenco di Grazia, aggiungo un paio di commenti. Alcune di queste frasi me le sono sentite dire anche io, ma altre no. E questo solo per due motivi. Il primo è che sono stato 4 anni all’estero. E fuori dall’Italia alcune di queste frasi comporterebbero la perdità di ogni credibilità da chi le affermasse, se non adirittura il licenziamento.
Il secondo motivo è che sono un uomo, e il settore della ricerca è purtroppo ancora terribilmente maschilista, ed una donna deve fare una fatica doppia, nel tentare di convincere di essere valida “anche se” donna. E questo non solo in Italia.
Cerco di chiudere sorridendo. La prima frase dell’elenco, “Lei, signorina, non è proprio portata. E’ meglio che cambi proprio facoltà.” è stata detta a Grazia da un personaggio a me noto, la metà del dinamico duo del corso di Fisica Generale della Sapienza di qualche anno fa (ma tranquilli, sono ancora lì, non sia mai che qualcuno vada in pensione e lasci il posto ad un giovane 😉 ). L’altra metà disse invece a me:” Mi cascano le braccia al pensiero che uno come lei un giorno possa laurearsi in Fisica..”. Considerando che, nonostante la precarietà, entrambi ci siamo tolti belle soddisfazioni in questo lavoro, mi viene da pensare che erano proprio due talent scout niente male…
mikemcold
dicembre 6, 2010
Non ho molta fiducia in questo Stato Italiano,per età,per trascorsi politici,culturali,sociali ecc.;fossi giovane non sciopererei insomma, (leggi trattative Fiat!sono più forti se vogliono)…MA FOSSI UN
PROFESSORE ANCORA IN ATTIVITA’ (venia per la maiuscola),avrebbero
dovuto passarmi sul cadavere prima di far “passare” la riforma Gelmini,perché io non sono un dipendente statale SONO UN INSEGNANTE DELLE GENERAZIONI FUTURE!
Auguri!
mikemcold.
tommasovalente
dicembre 21, 2010
Ciao,
non c’è niente di inutile, mai! E tu che sei un fisico (una fisica mi faceva strano, ma se preferisci:)) lo sai benissimo 🙂
Ti segnalo una mia iniziativa che ho cominciato proprio perché pensavo che tutto fosse inutile e che invece si sta rivelando utilissima per molti. Si chiama Instant Documentary e questo video http://www.youtube.com/watch?v=ePXqpu29HCA girato sul tetto di Architettura a Roma potrebbe interessarti: è il mio punto di vista sulla protesta dei ricercatori in qualità di filmmaker.
Ti allego anche il link al post del mio blog relativo alla notizia http://tommasovalente.wordpress.com/2010/12/08/da-roma-a-dublino/
Ritengo ci sia tanto bisogno di resistere e di far capire che spesso non chiediamo altro che un diritto!
Grazie
Tommaso Valente
Riguardo al progetto Instant Documentary più in generale e successive iniziative, se ti interessa, puoi fare riferimento ai seguenti link
Pagina Facebook http://www.facebook.com/pages/Instant-Documentary/156871287687748
Il mio Blog http://www.tommasovalente.it/blog.html
La Playlist Completa http://www.youtube.com/view_play_list?p=0AD85787EF029C51
Grazie ancora e coraggio!!!
Lucy
dicembre 24, 2010
Buon Natale a tutti voi. Auguri!
Lucy